domenica 18 marzo 2012

L'EGUAGLIANZA: M = B - OVVEROSSIA STIAMO COME PRIMA O PEGGIO






DIO MIO! DIO MIO! QUANTO ANCORA QUESTO POPOLO MARTORIATO DEVE SOPPORTARE ANCORA PER AFFRANCARSI DALLE COLPE DI ESSERSI SCELTO UNA CLASSE GOVERNANTE COSI'!!!


LA CITTA' E' BELLA ANCHE COSI'!!!!

Sapete chi ha pronunciato questa frase?
Provate ad indovinare. Non è stato B, ma il suo ventriloquo M. E dove? Ma naturalmente sulle macerie del terremoto aquilano.
Poveri aquilani!!! Dopo il danno, le prese in giro di B ora anche la beffa del capo del governo tecnico.

Il quadretto è un inno alla gioia dei soliti paperoni dei paperoni ed un grido lacerante per i soliti deboli contribuenti tartassati e vituperati.

Infatti: analizziamo i personaggi del quadretto idilliaco dove compare la gioia e la felicità piena.
Il primo, colui che è alle spalle della trojka, sta facendo il lavoro sporco del paperone dei paperoni italiani. Professore universitario, ex rettore della Bocconi di Milano nonchè ex banchiere di una banca finanziaria multinazionale estera, economista è stato chiamato dal Capo dello Stato a formare un governo, chiamato tecnico, ma sorretto dai partiti della trojka, per salvare, ma io dico per restare, l'Italia dall'orlo del baratro.

Già, avremo riacquistato credibilità internazionale perchè non c'è più il barzallettiere a rappresentarci, o un mezzo uomo che per farsi notare e fare le corna a quello sottostante si mette nella fila successiva, ma se non si stimolano i consumi creando posti di lavoro e quindi reddito noi resteremo su quel ciglio per molto tempo.

Anch'io sono laureato in Economia e Politica economica. Ho frequentato la "Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione" e la tesi "Gli strumenti dello Stato nella politica d'intervento nell'economica" l'ho discussa con la Prof.ssa MARIA TERESA SALVEMINI attuale ordinaria della cattedra presso La Sapienza di Roma di Economia e Politica Economica.

Premessa: in economia le leggi economiche trovano applicazione e regolano i mercati se esse vengono rispettate e non sovvertite con azioni delittuose come la corruzione, il ricatto, leggi ad aziendam e l'estorsione. In poche parole in un consesso dove tutti pagano le tasse e gli operatori economici operano in un regime sano.

In questa ottica sono nate le tre teorie economiche moderne: la liberista pura di ADAM SMITH, la liberista neoclassica di JOHN MAYNARD KEYNES e la teoria della "CONCORRENZA MONOPOLISTICA" di PAUL SAMUELSON.

La teoria classica di Smith prevede un mercato economico libero senza che lo Stato intervenga perchè il mercato stesso avrebbe provveduto ad eliminare il compratore ed il venditore marginale in modo che la domanda e l'offerta si incontrassero nel punto giusto di equilibrio.

Il Keynes ribatteva che ciò poteva valere per i periodi del fine settecento, ma non nel novecento che ha avuto una forte espansione demografica ed il mercato da solo non poteva più sopperire alle necessità della popolazione. In più lo Smith non fa cenno ai famosi cicli economici espansione, stagnazione e recessione in cui se si vuole una crescita costante in un medio e lungo periodo lo Stato deve intervenire per regolare al meglio i cicli economici. Come? Brevemente: in espansione introducendo nuove imposte o creando una progressione più forte, in stagnazione riducendone in modo da sviluppare la domanda facendo investimenti, ed in recessione creando reddito per far ripartire l'economia. Ecco la grandezza dell'economista inglese. Egli asseriva, al contrario degli economisti svedesi, che la spesa in deficit (deficit spending) usata per gli investimenti creava un reddito moltiplicato per quantità di scambi (moltiplicatore del reddito).
Ricordo che lui fece questo esempio poi elaborato con una formula: se un'amministrazione comunale chiama un operaio disoccupato gli fa scavare una buca e poi glielo fa riempire ed a fine giornata lo paga con un salario adeguato una parte del reddito percepito viene risparmiato ed il rimanente viene dedicato al consumo, quindi Y (reddito) = C (consumi) + S (risparmio). Quanto più grande è la propensione marginale al consumo della collettività tanto più è la parte di reddito che verrà percepito dalla comunità con la espressione finale 1/(1-pmc).
Per spiegare come si arriva al moltiplicatore bisogna porre in risalto la propensione marginale al consumo, definita dal Keines come l'ultima porzione dell'unità di reddito conseguito destinato al consumo e con il corrispondente termine di "propensione marginale al risparmio" quella destinata al risparmio, che si otterrebbe in conseguenza di un aumento di reddito, cioè la propensione al consumo della collettività che è in correlazione al detto incremento di reddito.
Quindi:
pmc=DC/DY

Se si suppone un incremento della spesa per investimenti DI avremo:

DI=DY-pmcDY=DY x (1-pmc) da cui:

DY=DI x 1/(1-pmc) (D = incremento)

Il moltiplicatore del reddito rappresenta la somma dei termini di una progressione geometrica in cui la ragione pmc è maggiore di zero e minore dell'unità.
La formula finale pone in evidenza la somma degli incrementi di reddito che un incremento di spesa in investimenti pone in essere , considerato una certa propensione marginale al consumo.

Gli economisti svedesi obiettavano che così operando lo Stato avrebbe aggravato la situazione creando moneta con una ulteriore velocità accelerativa dell'inflazione. Ribatteva l'economista inglese ed i suoi seguaci: creando nuovo reddito si creavano nuove entrate per le casse dello Stato e modulando le tariffe si poteva raggiungere lo stesso il pareggio di bilancio e raggiungere la piena occupazione dei fattori produttivi.
Naturalmente quando si parla di opere pubbliche si deve intendere, come detto in precedenza, che il suo costo deve essere secondo dati economici puri e non inquinato da corruzione, tangenti e ricatti e speculazioni vari. In poche parole se fatto 100 il costo economico della famosa buca esso non deve costare cinque volte di più per le cause prima dette.
Mi riferisco anche alle opere rimaste incompiute per i "Grandi Eventi" iniziati solo per distribuire soldi pubblici a costruttori amici di politici corrotti cui venivano elargite mazzette frutto di costi lievitati.




Il Professore nonchè Magnifico Rettore ha così operato? Io dico di no. Noi siamo in recessione e lui ha operato come se fossimo in espansione: ha reintrodotte imposte e tasse (riduzione di reddito), specialmente ai contribuenti meno abbienti riducendone i consumi come se fossimo in espansione; non ha creato posti di lavoro, anzi si sta creando nuovi sistemi di allontanamento dal posto di lavoro (non si crea reddito). Inoltre: non ha operato ad una adeguata redistribuzione della ricchezza per la resistenza di una parte della maggioranza che lo sostiene, aggravando così la diseguaglianza sociale che ogni crisi economica genera.
Soprattutto non ha incentivato la spesa per investimenti.

Ecco perchè a me non può raccontare favole circondato da trojke varie o da qui, quo, qua, e dai suoi ministri banchieri ed avvocati soverchiati dai macigni del conflitto d'interesse.

Ora veniamo alla trojka o qui, quo e qua.

Del primo a sinistra della foto, ovvero Bersani che è di sinistra solo quando trattasi di foto, c'è una cosa solo da dire: fa parte di quella banda dei "quattro" che ha portato il partito della sinistra ai minimi storici spostandosi più verso la destra. Non si tratta di posizionamenti posturali, ma politici ed economici. Ditemi voi come un capo di partito che si dichiara di sinistra possa avallare provvedimenti che tartassano o ipertassano i ceti più poveri senza nulla togliere alla classe ricca impoverendo ancor di più il ceto medio o come avallare provvedimenti che aiutano le banche senza che queste mettano a disposizione il denaro delle aziende in crisi di liquidità. Anzi: anzichè aiutare le aziende, il denaro ricevuto in prestito all'1% viene reimpiegato all'acquisto dei titoli del debito pubblico che fino ad ieri rendeva oltre il 4%.
No caro Bersani, così non ci siamo!
Di questo passo il PD o PD-L (meno L) è destinato a scomparire. Una volta tanto ascolta il Professor IGNAZIO MARINO, se non vuoi che sia proprio lui a scappare per primo.

Degli altri due, ci sarebbe poco da dire che non si sappia. Quello al centro è il cavallo di troia di B e della sua militanza servile ed asservita al potere del latrin lover possiamo dire che il suo servilismo era talmente marchiano che tutti i provvedimenti legislativi, presi per salvare il padrone dalle patrie galere, sono stati annullati dalla Corte Costituzionale.

Quello di destra, sempre della foto, è un degno compare di merenda degli altri due, ma con una differenza: è di scuola democristiana. Sa svolazzare da un fiore all'altro succhiandone il nettare fino a farne appassire. Ricordiamoci che è stato Presidente della Camera dal 2001 al 2006 e pertanto ha contribuito al varo di leggi vergogna per il salvamento di B. È colui che espresse solidarietà a Totò Cuffaro quando costui fu condanno in appello a sette anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa; è colui che manifestava in prima fila al family day mentre ne aveva due, una regolare ed un'altra in via di approntamento con un potente della capitale.

No amici, costoro non faranno il bene dell'Italia ma solo di loro stessi e di chi sta loro alle spalle.

COSTORO NON AVRANNO MAI IL MIO SOSTEGNO COME SPERO NON L'AVRANNO DA PARTE VOSTRA


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